Norme nettamente più severe. Circa mille persone in Ticino passeranno all'assistenza. Preoccupati i sindacati.
Poco importa a questo punto se i ticinesi non la volevano e avevano votato “no”. Domani la riforma entrerà in vigore. E farà sentire i suoi effetti anche in Ticino. Meno diritti ai disoccupati. Ecco cosa accadrà con la modifica della legge sull’assicurazione disoccupazione. Modifica che colpisce soprattutto i giovani e segna un netto inasprimento delle condizioni: tagli alle prestazioni e alla durata del diritto alle indennità.
Certo, la nuova legge prevede anche una serie di stampelle e di opportunità formative per chi ne avrà bisogno. Ma non basta a smorzare le preoccupazioni.
In Ticino si valuta che circa mille persone perderanno anticipatamente in diritto alle prestazioni.
I sindacati e il mondo politico si stanno interessando alla questione. Il deputato Lorenzo Quadri interroga il Governo sui pericoli di una presa di coscienza tardiva degli assicurati. “Pare, scrive Quadri, che delle oltre mille persone contattate, solo dieci abbiano poi preso contatto con la cassa". Stando ad una verifica dell’OCST, nella sola regione delle Tre Valli, nel giro di due mesi il 25% dei disoccupati perderà il diritto. Per il sindacato occorre scongiurare un riversamento in massa di disoccupati verso l’assistenza. Le cifre sono elevate. Basta vedere i dati sul 2010 pubblicati dalla Sezione del lavoro: quasi 22mila iscritti, mille nuove entrate ogni mese, 84mila colloqui e 7mila sospensioni delle indennità per comportamenti abusivi. Il DSS ha deciso di lanciare per le persone in assistenza una nuova campagna di inserimento presso i comuni, le case per anziani e gli istituti per invalidi.
Matteo Bernasconi
Poco importa a questo punto se i ticinesi non la volevano e avevano votato “no”. Domani la riforma entrerà in vigore. E farà sentire i suoi effetti anche in Ticino. Meno diritti ai disoccupati. Ecco cosa accadrà con la modifica della legge sull’assicurazione disoccupazione. Modifica che colpisce soprattutto i giovani e segna un netto inasprimento delle condizioni: tagli alle prestazioni e alla durata del diritto alle indennità.
Certo, la nuova legge prevede anche una serie di stampelle e di opportunità formative per chi ne avrà bisogno. Ma non basta a smorzare le preoccupazioni.
In Ticino si valuta che circa mille persone perderanno anticipatamente in diritto alle prestazioni.
I sindacati e il mondo politico si stanno interessando alla questione. Il deputato Lorenzo Quadri interroga il Governo sui pericoli di una presa di coscienza tardiva degli assicurati. “Pare, scrive Quadri, che delle oltre mille persone contattate, solo dieci abbiano poi preso contatto con la cassa". Stando ad una verifica dell’OCST, nella sola regione delle Tre Valli, nel giro di due mesi il 25% dei disoccupati perderà il diritto. Per il sindacato occorre scongiurare un riversamento in massa di disoccupati verso l’assistenza. Le cifre sono elevate. Basta vedere i dati sul 2010 pubblicati dalla Sezione del lavoro: quasi 22mila iscritti, mille nuove entrate ogni mese, 84mila colloqui e 7mila sospensioni delle indennità per comportamenti abusivi. Il DSS ha deciso di lanciare per le persone in assistenza una nuova campagna di inserimento presso i comuni, le case per anziani e gli istituti per invalidi.
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