Erano quasi 5mila, domenica sera, i tifosi accorsi alla Valascia ad
applaudire il Settore Giovanile, la nuova maglia della stagione
2009/2010, la squadra e gli allenatori.
5mila persone che hanno dato vita ad un bellissimo evento, e che hanno accolto con un boato i giocatori dell'HCAP 2009/2010.
5mila tifosi dell'Ambrì che hanno deciso di passare questa domenica
metereologicamente tutta pazza alla Valascia insieme alle proprie
famiglie, ed il divertimento c'é stato per tutti, anche per i più
piccoli che hanno potuto giocare nella zona a loro riservata, lasciando
i più grandi a cantare i propri beniamini e a gustare la cena.
Toccante anche il discorso del presidente che vi riproponiamo:
"Giocatori, Azionisti, Sostenitori, Tifosi e Amici Biancoblù, comincia oggi un nuovo ciclo nella gloriosa storia dell'HCAP.
Tutti i cicli di questa storia, dal 1937 ad oggi, sono stati condotti
da uomini veri, che hanno creduto nei valori di questa magnifica
squadra e le hanno permesso di crescere e giungere fino a noi. Ciascuno
di loro, con i mezzi che aveva, ha dato il massimo per la società.
Senza di loro l'Ambrì che oggi festeggiamo non esisterebbe, a tutti
loro, di ogni generazione e di ogni periodo, va la nostra sincera
gratitudine: grazie, amici che ci avete preceduto portando il sacco,
ciascuno per la sua parte di salita.
Nei primi mesi di attività, il nuovo Consiglio d'Amministrazione ha
analizzato a fondo la situazione della società, della sua prima
squadra, del suo settore giovanile. Una parola speciale merita il
Settore Giovanile, presentato qui prima delle mie parole: è un settore
al qual abbiamo dedicato molto tempo in questi mesi, perché ci crediamo
e vogliamo continuare ad investire ancora. È un settore che sta però
conoscendo alcune trasformazioni per le quali abbiamo bisogno della
comprensione e della collaborazione di tutti, perché il valore
educativo dello sport sta anche nel saper affrontare con spirito
positivo i cambiamenti e superare magari qualche divergenza personale.
Ma è soprattutto la difficoltà di mantenere in una regione periferica
sfavorita una squadra di LNA in uno sport come l'hockey che diventa
sempre più competitivo e costoso, che ci ha occupati e preoccupati. Un
esame preciso e senza fronzoli di queste difficoltà strutturali ci ha
permesso di misurarne l'ampiezza - che non si può ignorare - ma anche e
soprattutto di definire un percorso per affrontarle.
È un percorso di cinque anni, che abbiamo voluto definire "Strategia
HCAP 2014" e che è riassunto in un "Libro BiancoBlù" di cui trovate una
prima bozza sul sito dell'HCAP, e che verrà dato prossimamente alle
stampe nella sua versione definitiva, arricchito di ulteriori elementi.
Tutti gli azionisti, gli abbonati, i sostenitori ed i tifosi
interessati lo riceveranno.
Questo percorso non sarà facile, bisogna dirlo con chiarezza, perché
non vogliamo vendere illusioni. Ma noi siamo uomini di valle, abituati
a caricarsi un pesante sacco in spalla e partire verso la vetta col
passo lento ma sicuro del montanaro, tenace, ostinato e fedele alle
proprie montagne come alle proprie scelte.
Quello che più ci ha colpito, all'inizio di questa avventura, è stata
la rispondenza immediata del popolo biancoblù alla chiamata della
valle. Con la vittoria di Bienne in gara-6 il 26 marzo scorso si è non
solo cancellato un incubo, ma si è dato un incredibile segnale di
forza, di speranza e di autentica gioia sportiva che ha ricompattato
d'incanto tutto il nostro ambiente, e lo abbiamo sentito fortemente in
questi mesi.
Su quello slancio è iniziata subito la preparazione per la nuova
stagione, con un primo importante successo che è la riuscita del primo
aumento di capitale annunciato, per il quale ringrazio di tutto cuore
gli amici biancoblù che hanno saputo capire l'importanza del momento e
mettere subito mano al portafogli, evitando all'Ambrì la pericolosa
situazione in cui altri si son venuti a trovare, mancando loro proprio
il capitale necessario alla continuità societaria.
Pochi minuti or sono, l'Assemblea degli azionisti ha deciso il secondo
aumento, che dovrà portare a 4 milioni il nostro capitale sociale e
permetterci di affrontare con le armi giuste il rilancio dei prossimi
anni, descritto nel Libro Biancoblù.
Amiche ed amici dell'Ambrì: vi chiedo con forza di partecipare tutti,
ciascuno nella misura delle sue possibilità finanziarie, a questo
sforzo. È importante, è necessario, è indispensabile. Inutile dire di
aver l'Ambrì nel cuore, se poi fra il cuore ed il portafoglio c'è una
barriera impenetrabile. Le nostre idee generose, lo slancio ideale e il
valore della nostra tradizione, la preparazione sportiva e l'entusiasmo
percettibile dei nostri giocatori, tutto ciò ancora non basta se non
gli diamo la sicurezza dei mezzi finanziari. Anche i migliori motori
non possono girare senza benzina, e questa benzina dobbiamo mettercela
noi, tutti noi. Perché se è vero quello che la Curva ha scritto -
L'AMBRÌ SIAMO NOI - deve essere vero fino in fondo, anche in fondo alle
tasche.
A questo proposito vorrei rubarvi un minuto per spiegare bene un
dettaglio che forse non tutti hanno ben capito e che riguarda i prezzi
dei biglietti e delle tessere alla Valascia. Come comunicato,
quest'anno NON abbiamo aumentato le tariffe a favore dell'HCAP. Per
contro, abbiamo chiesto per due anni, questo ed il prossimo, un
supplemento straordinario del 10% destinato integralmente alla Valascia
immobiliare SA, la qual è obbligata ad effegtturae degli interventi
strutturali urgenti senza i quali non sarebbe più stato possibile
giocare alla Valascia. Grazie a tutti, per aver capito questa
differenza e per accogliere di buon grado questo supplemento che ci
permetterà di dare nuova vita e maggior sicurezza alla nostra pista.
Ma non siamo qui per parlare solo di finanze e di programmi, per
quanto importanti siano. Siamo qui perché veramente amiamo l'Ambrì,
siamo qui perché questa passione ci ha fatto superare molte difficoltà
e molte delusioni, per poi farci tornare sempre alla gioia schietta e
travolgente della vittoria sportiva che bisogna saper conquistare.
Sapendo che le nostre vittorie contano sempre almeno doppio, quando
sono strappate ad avversari che hanno almeno il doppio dei nostri
mezzi.
Allora diciamocelo forte, cari amici e tifosi biancoblù,
all'indomani del Primo Agosto che ieri sera ci ha visto celebrare il
Natale della Patria. Diciamo forte e chiaro: l'Ambrì non potrà sempre
vincere, ma l'Ambrì non potrà e non dovrà mai scomparire, perché è la
squadra che più rappresenta il Ticino, cantone periferico e non dei più
ricchi, ma cantone che vuole sempre giocare il suo ruolo nel contesto
federale e si batte col sorriso ma anche on la grinta necessaria per
far valere le proprie ragioni. L'Ambrì è anche la squadra che più
rappresenta la Svizzera intera: piccolo paese attorniato da grandi
potenze, che nel corso dei secoli si è arroccato sulle proprie montagne
ed ha saputo ottenere e difendere la propria indipendenza lottando
contro la prepotenza dei più ricchi e dei più forti, che fossero gli
Asburgo al Morgarten, i Francesi a Morat o i Duchi di Milano ai Sassi
Grossi di Giornico.
Questo spirito fiero dei montanari rudi e semplici, fedeli alle
proprie radici, resistenti alla fatica e pronti allo sforzo per
raggiungere la vetta, è lo spirito dell'Ambrì, è spirito dei nostra
storia, del nostro pubblico e dei nostri tifosi.
Ed è spirito dei nostri magnifici giocatori, come ho potuto accertami
nelle scorse settimane, parlando con loro e seguendo i risultati della
loro preparazione estiva. Con i nostri giocatori abbiamo fatto un
patto, un patto che oggi voglio trasmettervi, ed è una promessa che ci
impegneremo per mantenere ad ogni costo. Non possiamo promettere solo
vittorie, non possiamo alla vigilia della stagione impegnarci a
raggiungere questa o quella posizione in classifica. Però possiamo
promettere che veramente NOI LOTTEREMO SU OGNI DISCO, dal primo minuto
all'ultimo di ogni partita di questo campionato. La promessa al nostro
pubblico è quella di non deluderlo, di non dargli mai l'impressione che
non ci siamo impegnati, che non teniamo al risultato.
Cari tifosi biancoblù: noi non possiamo promettervi che lascerete
sempre la Valascia con la vittoria in tasca. Però vi promettiamo che
non la lascerete più con la rabbia di aver perso stupidamente, magari
solo perché qualcuno non si è impegnato o non ha fatto il suo dovere.
Certamente, i nostri magnifici giocatori vogliono vincere e andare
lontano. Lo vuole il capitano Paolo Duca, lo vuole il leader degli
stranieri Eric Westrum, lo vuole il nostro amato portiere Thomas
Bäumle, di ritorno in piena forma con noi, lo vuole il coach Benoît
Laporte, l'uomo con ilo qual vogliamo costruire nei prossimi anni
l'Ambrì del futuro.
Lo vogliono veramente tutti. Ma soprattutto vogliono mostrarvi in ogni
partita che loro ci tengono davvero, che credono nella maglia che
portano, che hanno capito l'importanza dell'Ambrì per questa Valle, per
il Ticino, per la Svizzera sportiva tutta. E sono tutti impegnati a non
deludervi, ad offrirvi impegno, passione, bel gioco, professionalità e
tante soddisfazioni biancoblù.
A nome di tutti voi, dico sin d'ora grazie a questa squadra che ci farà
ritrovare il piacere della Valascia e la gioia dello sport.
Grazie e soprattutto buon lavoro, da domani e per tutto il campionato. Amiche ed amici, viva il Ticino, viva l'Ambrì!"
Fonte: HCAP
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