I Lions umiliano 5-0 il Metallurg Magnitogorsk e
vincono la Coppa Campioni. Notte storica, ieri sera a Rapperswil: dopo
il 2-2 della gara di andata gli uomini di Sean Simpson si impongono sui
russi e conquistano la prima edizione della neonata Champions Hockey
League: adesso il sogno è realtà!
RAPPERSWIL - Quella che solo qualche mese va veniva considerata
semplicemente una follia, da ieri sera è una splendida realtà: gli ZSC
Lions sono campioni d’ Europa! Sono da poco passate le ventidue
quando il presidente della Federazione internazionale René Fasel
consegna a capitan Mathias Seger la «Silver Stone Cup», la «Pietra d’
Argento». I tifosi zurighesi sono in delirio e ne hanno ben ragione:
mai in passato un club svizzero era arrivato così in alto! Ed il
bello è che la vittoria non non fa una grinza:dopo il rocambolesco
pareggio per 2-2 nella gara di andata, lo Zurigo ha letteralmente
surclassato un Metallurg Magnitogorsk che nulla ha potuto contro lo
strapotere, la classe e l’intelligenza tattica degli uomini di Sean
Simpson. Lo Zurigo ha giocato esattamente come doveva:concentratissimo
in difesa, con il «vecchietto » terribile Ari Sulander impeccabile
tra i pali, e aggressivo al punto giusto in attacco. Non hanno insomma
quasi mai corso rischi inutili, gli zurighesi, che hanno colpito una
prima volta verso la fine del primo terzo con Blaine Down, canadese
abituato a giocare in campionato con la maglia del Grasshopper sulle
piste della NLB. Una rete che ha permesso agli ZSC Lions di incanalare
la partita sui binari voluti:il Mettalurg ha infatti dovuto prendere
in mano – invero con pochissima lucidità – il pallino del gioco,
mentre lo Zurigo ha chiuso tutti i varchi approfittando poi nel secondo
periodo di una penalità fischiata al ceco Jan Marek per raddoppiare
grazie ad una deviazione involontaria con un pattino dello slovacco
Sejna su tiroappoggio di Adrian Wichser, addirittura «topscorer»
della Champions Hockey League. Una situazione in tutto e per tutto
simile a quella della gara di andata, ma in questo frangente è emersa
tutta la maturità dello Zurigo. Che dopo aver resistito a 1’12’’ di
doppia inferiorità numerica a cavallo tra la fine del secondo periodo
e le prime fasi del terzo, non ha commesso l’errore di chiudersi in
difesa. Anzi, Gardner e compagni hanno continuato a macinare gioco,
trovando ancora in superiorità numerica il 3-0 con un missile dalla
linea blu di Seger. È stata, quella del capitano, la rete che ha chiuso
i conti. Da quel momento la squadra russa è letteralmente sparita e
lo Zurigo ha potuto dare proporzioni trionfali ad un risultato
addirittura umiliante per il Metallurg.Corriere del Ticino
vincono la Coppa Campioni. Notte storica, ieri sera a Rapperswil: dopo
il 2-2 della gara di andata gli uomini di Sean Simpson si impongono sui
russi e conquistano la prima edizione della neonata Champions Hockey
League: adesso il sogno è realtà!
RAPPERSWIL - Quella che solo qualche mese va veniva considerata
semplicemente una follia, da ieri sera è una splendida realtà: gli ZSC
Lions sono campioni d’ Europa! Sono da poco passate le ventidue
quando il presidente della Federazione internazionale René Fasel
consegna a capitan Mathias Seger la «Silver Stone Cup», la «Pietra d’
Argento». I tifosi zurighesi sono in delirio e ne hanno ben ragione:
mai in passato un club svizzero era arrivato così in alto! Ed il
bello è che la vittoria non non fa una grinza:dopo il rocambolesco
pareggio per 2-2 nella gara di andata, lo Zurigo ha letteralmente
surclassato un Metallurg Magnitogorsk che nulla ha potuto contro lo
strapotere, la classe e l’intelligenza tattica degli uomini di Sean
Simpson. Lo Zurigo ha giocato esattamente come doveva:concentratissimo
in difesa, con il «vecchietto » terribile Ari Sulander impeccabile
tra i pali, e aggressivo al punto giusto in attacco. Non hanno insomma
quasi mai corso rischi inutili, gli zurighesi, che hanno colpito una
prima volta verso la fine del primo terzo con Blaine Down, canadese
abituato a giocare in campionato con la maglia del Grasshopper sulle
piste della NLB. Una rete che ha permesso agli ZSC Lions di incanalare
la partita sui binari voluti:il Mettalurg ha infatti dovuto prendere
in mano – invero con pochissima lucidità – il pallino del gioco,
mentre lo Zurigo ha chiuso tutti i varchi approfittando poi nel secondo
periodo di una penalità fischiata al ceco Jan Marek per raddoppiare
grazie ad una deviazione involontaria con un pattino dello slovacco
Sejna su tiroappoggio di Adrian Wichser, addirittura «topscorer»
della Champions Hockey League. Una situazione in tutto e per tutto
simile a quella della gara di andata, ma in questo frangente è emersa
tutta la maturità dello Zurigo. Che dopo aver resistito a 1’12’’ di
doppia inferiorità numerica a cavallo tra la fine del secondo periodo
e le prime fasi del terzo, non ha commesso l’errore di chiudersi in
difesa. Anzi, Gardner e compagni hanno continuato a macinare gioco,
trovando ancora in superiorità numerica il 3-0 con un missile dalla
linea blu di Seger. È stata, quella del capitano, la rete che ha chiuso
i conti. Da quel momento la squadra russa è letteralmente sparita e
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