Reti: 15’43” Naumenko (Westrum, Kutlak/espulso Himelfarb) 0-1; 59’40” Westrum (a porta vuota) 0-2.
Bienne: Caminada; Kparghai, Steinegger; Reber,
Gossweiler; Kamerzin, Fröhlicher; Truttmann, Fata, Nüssli; Banham,
Peter, Himelfarb; Desmarais, Tschantré, Neff; Lötscher, Zigerli,
Randegger.
Ambrì Piotta: Krizan; Naumenko, Stephan; Bundi,
Kutlak; Celio, Marghitola; Bundi; Duca, Westrum, Sciaroni; Murovic,
Bianchi, Demuth; Stirnimann, Schönenberger, Micheli; Christen, Zanetti,
Isabella.
Arbitri: Eichmann, Rochette; Dumoulin, Fluri.
Note: 5’853 spettatori. Penalità: 10 x 2’ contro il
Bienne; 11 x 2’ più 1 x 10’ (Naumenko al 21’58”) contro l’Ambrì Piotta.
Bienne senza Tschannen (squalificato), Bärtschi, Boss, Ehrensperger,
Wetzel (infortunati), Hill, Bicek e Dostoinov (in sovrannumero); Ambrì
Piotta privo di Walker (squalificato), Bäumle, Mattioli (infortunati),
Gautschi (ammalato) e Wahlberg (straniero in sovrannumero). Tiri in
porta: 20-18 (6-9, 6-6, 8-3). Al 2’33” palo di Banham. Time-out Bienne
al 50’33”, poi senza il portiere dal 58’59” e fino al termine. Premiati
quali migliori in pista Pascal Caminada e Karol Krizan.
dal nostro inviato Moreno Invernizzi
Bienne – E due. Due a due nella serie, due vittorie consecutive –
per la seconda volta in stagione – per tornare padroni del proprio
destino. Il punteggio? Bienne 0, Ambrì 2, ovvio no? I biancoblù sono
riusciti nel colpaccio di sbancare la pista di Bienne (per la seconda
volta quest’anno, tanto per restare in tema) ed ora hanno la grande
opportunità di passare in vantaggio nella serie sfruttando il fattore
pista. Ai leventinesi sabato non si chiedeva una partita
stilisticamente bella: semplicemente il risultato. Ed è quel che hanno
fatto.
La rete del pesantissimo 0-1 l’ha trovata Naumenko, ponendo così
fine a una lunga astinenza da gol, sulla scia di una doppia penalità
del Bienne, con una bella triangolazione con Westrum e Kutlak. Una rete
che ha dato coraggio ai leventinesi, passati indenni dal delicato
avvio, dove più volte hanno concesso un uomo di movimento in più agli
avversari. Gli uomini di Ehlers non ne hanno approfittato, tropo
nervosi per imbastire qualcosa di vagamente pericoloso. L’unico
sussulto, estemporaneo, la bella fiondata di Banham andata a stamparsi
sull’asta. Per il resto normale esercizio per Krizan. Imbarazzo sotto
porta da una parte e dall’altra che ha avuto quale logica conseguenza
una buona dose di nervosismo, con diverse penalità ed un ritmo
decisamente più basso di gara-3. Impasse generale che gli uomini di
Cada hanno dimostrato di saper gestire meglio – o meno peggio – degli
avversari. Non a caso a passare sono stati i biancoblù col citato gol
di Naumenko, punto che ha poi permesso agli ospiti di vivere di
rendita. Hanno rischiato, ma hanno mantenuto il vantaggio, anche grazie
a Krizan, che in avvio di secondo tempo ha estratto dal cilindro un
paratone su tiro in velocità da Fata, lanciato dal preciso assist di
Truttmann. Dallo 01 non ci si è appunto più schiodati fino al
definitivo 0-2 a porta vuota di Westrum.
Come giovedì alla Valascia, il Bienne ha nuovamente mostrato tutti i
suoi limiti. I seeländer stanno pagando la mancanza di una linea
direttiva chiara di Ehlers e la sua continua girandola di stranieri. Un
rimescolamento delle carte che non contribuisce certo a dare stabilità
al gruppo. Ed alla fine si rischia di pagarne il prezzo sul ghiaccio.
Come sabato. Emblematici i 2’ giocati dal Bienne a 5 contro 3: nessun
tiro in porta e nessun abbozzo di powerplay...
L’Ambrì non ha fatto grandi cose, ma si è dimostrato più squadra,
più concreto dell’avversario, quel tantino in più che è bastato per
farla franca. Adesso il boccino torna nelle mani di Duca e compagni,
che domani avranno la possibilità di andare avanti e portarsi in zona
“match-ball”.
Bienne: Caminada; Kparghai, Steinegger; Reber,
Gossweiler; Kamerzin, Fröhlicher; Truttmann, Fata, Nüssli; Banham,
Peter, Himelfarb; Desmarais, Tschantré, Neff; Lötscher, Zigerli,
Randegger.
Ambrì Piotta: Krizan; Naumenko, Stephan; Bundi,
Kutlak; Celio, Marghitola; Bundi; Duca, Westrum, Sciaroni; Murovic,
Bianchi, Demuth; Stirnimann, Schönenberger, Micheli; Christen, Zanetti,
Isabella.
Arbitri: Eichmann, Rochette; Dumoulin, Fluri.
Note: 5’853 spettatori. Penalità: 10 x 2’ contro il
Bienne; 11 x 2’ più 1 x 10’ (Naumenko al 21’58”) contro l’Ambrì Piotta.
Bienne senza Tschannen (squalificato), Bärtschi, Boss, Ehrensperger,
Wetzel (infortunati), Hill, Bicek e Dostoinov (in sovrannumero); Ambrì
Piotta privo di Walker (squalificato), Bäumle, Mattioli (infortunati),
Gautschi (ammalato) e Wahlberg (straniero in sovrannumero). Tiri in
porta: 20-18 (6-9, 6-6, 8-3). Al 2’33” palo di Banham. Time-out Bienne
al 50’33”, poi senza il portiere dal 58’59” e fino al termine. Premiati
quali migliori in pista Pascal Caminada e Karol Krizan.
dal nostro inviato Moreno Invernizzi
Bienne – E due. Due a due nella serie, due vittorie consecutive –
per la seconda volta in stagione – per tornare padroni del proprio
destino. Il punteggio? Bienne 0, Ambrì 2, ovvio no? I biancoblù sono
riusciti nel colpaccio di sbancare la pista di Bienne (per la seconda
volta quest’anno, tanto per restare in tema) ed ora hanno la grande
opportunità di passare in vantaggio nella serie sfruttando il fattore
pista. Ai leventinesi sabato non si chiedeva una partita
stilisticamente bella: semplicemente il risultato. Ed è quel che hanno
fatto.
La rete del pesantissimo 0-1 l’ha trovata Naumenko, ponendo così
fine a una lunga astinenza da gol, sulla scia di una doppia penalità
del Bienne, con una bella triangolazione con Westrum e Kutlak. Una rete
che ha dato coraggio ai leventinesi, passati indenni dal delicato
avvio, dove più volte hanno concesso un uomo di movimento in più agli
avversari. Gli uomini di Ehlers non ne hanno approfittato, tropo
nervosi per imbastire qualcosa di vagamente pericoloso. L’unico
sussulto, estemporaneo, la bella fiondata di Banham andata a stamparsi
sull’asta. Per il resto normale esercizio per Krizan. Imbarazzo sotto
porta da una parte e dall’altra che ha avuto quale logica conseguenza
una buona dose di nervosismo, con diverse penalità ed un ritmo
decisamente più basso di gara-3. Impasse generale che gli uomini di
Cada hanno dimostrato di saper gestire meglio – o meno peggio – degli
avversari. Non a caso a passare sono stati i biancoblù col citato gol
di Naumenko, punto che ha poi permesso agli ospiti di vivere di
rendita. Hanno rischiato, ma hanno mantenuto il vantaggio, anche grazie
a Krizan, che in avvio di secondo tempo ha estratto dal cilindro un
paratone su tiro in velocità da Fata, lanciato dal preciso assist di
Truttmann. Dallo 01 non ci si è appunto più schiodati fino al
definitivo 0-2 a porta vuota di Westrum.
Come giovedì alla Valascia, il Bienne ha nuovamente mostrato tutti i
suoi limiti. I seeländer stanno pagando la mancanza di una linea
direttiva chiara di Ehlers e la sua continua girandola di stranieri. Un
rimescolamento delle carte che non contribuisce certo a dare stabilità
al gruppo. Ed alla fine si rischia di pagarne il prezzo sul ghiaccio.
Come sabato. Emblematici i 2’ giocati dal Bienne a 5 contro 3: nessun
tiro in porta e nessun abbozzo di powerplay...
L’Ambrì non ha fatto grandi cose, ma si è dimostrato più squadra,
più concreto dell’avversario, quel tantino in più che è bastato per
farla franca. Adesso il boccino torna nelle mani di Duca e compagni,
che domani avranno la possibilità di andare avanti e portarsi in zona
“match-ball”.
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