Alle Vernets i leventinesi nulla possono contro il Ginevra – Aubin, Ritchie e Kolnik intrattabili
di CHRISTIAN BOTTA
GINEVRA - Non sono bastati ai biancoblù tanto cuore unito ad una
buona determinazione e ad un discreto impegno per avere la meglio sul
Ginevra. I padroni di casa sono riusciti a controllare il gioco per
quasi tutta la gara, mettendo in evidenza ripartenze impressionanti
soprattutto con i suoi uomini migliori: gli stranieri Kolnik, Ritchie e
Aubin. Questi ultimi sono stati davvero determinanti riuscendo a
schiacciare in svariate circostanze i leventinesi nel loro terzo,
regalando così ai propri tifosi tre punti preziosissimi in chiave
playoff. Eppure la gara era cominciata bene per i biancoblù che già
solo dopo pochi minuti sono passati in vantaggio con Bianchi, ben
assistito da Christen. Il giovane numero 63 ticinese non andava in rete
da ben 564 minuti e 31 secondi: una segnatura che faceva ben sperare
grazie ad un terzo blocco tonico e determinato sin dalle prime battute
di gioco. Dopo qualche azione non sfruttata al meglio dall’attacco
leventinese, i padroni di casa si sono portati in situazione di parità
con un contropiede perfetto iniziato da Kolnik e chiuso al meglio da
Ritchie. Il raddoppio era nell’aria e dopo solo due minuti dall’inizio
della seconda frazione di gioco il Ginevra è passato in vantaggio
addirittura in inferiorità numerica. I due giocatori più
rappresentativi della squadra romanda, Kolnik e Aubin, hanno
confezionato un gol all’altezza della loro fama. Rete dello slovacco
che è riuscito a ribattere in porta un tiro del canadese stampatosi
qualche istante prima sulla traversa. Nell’hockey su ghiaccio così come
negli altri sport, prendere una rete in queste condizioni è un brutto
colpo per il morale. Tant’è che cinque minuti più tardi i ginevrini
hanno replicato con il loro topscorer Kolnik, autentico mattatore della
partita, autore di una rete da dietro la porta che ha colto impreparato
Krizan e portato la compagine di Mc Sorley sul 3-1. Da questo momento
fino alla fine del tempo centrale i leventinesi hanno provato più
volte l’affondo prima di trovare la via del gol che ha riaperto la
contesa. La rete è stata siglata da Julian Walker, ben assistito dal
suo compagno di linea Paolo Duca, che con un tiro preciso ha rimediato
così ad un suo grave errore fatto pochi istanti prima in fase difensiva
che avrebbe potuto costare caro. Una rete, appunto, che ha riacceso le
speranze dei leventinesi, ma stati in grado però d’andare al tiro con
costanza. Anzi, nel loro momento migliore sono stati puniti dalla
solita disattenzione difensiva. A porta vuota e con un uomo in più sul
ghiaccio, la difesa ticinese ha “abbattuto” Vigier che si stava
proiettando verso la porta sguarnita. Da regolamento e come già
successo precedentemente la rete è stata automaticamente convalidata:
quello che viene definito “gol tecnico”. Dopo questa partita i
leventinesi si trovano sempre in ultima posizione ma, malgrado la
sconfitta, l’impegno messo in mostra dalla squadra fa ben sperare.
Infatti se i biancoblù riusciranno a recuperare qualche giocatore
importante e a trovare l’equilibrio giusto riuscendo a colmare le
piccole lacune messe in mostra nelle ultime uscite, riusciranno con lo
spirito di gruppo, che li ha sempre contraddistinti, a salvare una
stagione iniziata decisamente male...
Giornale del Popolo
di CHRISTIAN BOTTA
GINEVRA - Non sono bastati ai biancoblù tanto cuore unito ad una
buona determinazione e ad un discreto impegno per avere la meglio sul
Ginevra. I padroni di casa sono riusciti a controllare il gioco per
quasi tutta la gara, mettendo in evidenza ripartenze impressionanti
soprattutto con i suoi uomini migliori: gli stranieri Kolnik, Ritchie e
Aubin. Questi ultimi sono stati davvero determinanti riuscendo a
schiacciare in svariate circostanze i leventinesi nel loro terzo,
regalando così ai propri tifosi tre punti preziosissimi in chiave
playoff. Eppure la gara era cominciata bene per i biancoblù che già
solo dopo pochi minuti sono passati in vantaggio con Bianchi, ben
assistito da Christen. Il giovane numero 63 ticinese non andava in rete
da ben 564 minuti e 31 secondi: una segnatura che faceva ben sperare
grazie ad un terzo blocco tonico e determinato sin dalle prime battute
di gioco. Dopo qualche azione non sfruttata al meglio dall’attacco
leventinese, i padroni di casa si sono portati in situazione di parità
con un contropiede perfetto iniziato da Kolnik e chiuso al meglio da
Ritchie. Il raddoppio era nell’aria e dopo solo due minuti dall’inizio
della seconda frazione di gioco il Ginevra è passato in vantaggio
addirittura in inferiorità numerica. I due giocatori più
rappresentativi della squadra romanda, Kolnik e Aubin, hanno
confezionato un gol all’altezza della loro fama. Rete dello slovacco
che è riuscito a ribattere in porta un tiro del canadese stampatosi
qualche istante prima sulla traversa. Nell’hockey su ghiaccio così come
negli altri sport, prendere una rete in queste condizioni è un brutto
colpo per il morale. Tant’è che cinque minuti più tardi i ginevrini
hanno replicato con il loro topscorer Kolnik, autentico mattatore della
partita, autore di una rete da dietro la porta che ha colto impreparato
Krizan e portato la compagine di Mc Sorley sul 3-1. Da questo momento
fino alla fine del tempo centrale i leventinesi hanno provato più
volte l’affondo prima di trovare la via del gol che ha riaperto la
contesa. La rete è stata siglata da Julian Walker, ben assistito dal
suo compagno di linea Paolo Duca, che con un tiro preciso ha rimediato
così ad un suo grave errore fatto pochi istanti prima in fase difensiva
che avrebbe potuto costare caro. Una rete, appunto, che ha riacceso le
speranze dei leventinesi, ma stati in grado però d’andare al tiro con
costanza. Anzi, nel loro momento migliore sono stati puniti dalla
solita disattenzione difensiva. A porta vuota e con un uomo in più sul
ghiaccio, la difesa ticinese ha “abbattuto” Vigier che si stava
proiettando verso la porta sguarnita. Da regolamento e come già
successo precedentemente la rete è stata automaticamente convalidata:
quello che viene definito “gol tecnico”. Dopo questa partita i
leventinesi si trovano sempre in ultima posizione ma, malgrado la
sconfitta, l’impegno messo in mostra dalla squadra fa ben sperare.
Infatti se i biancoblù riusciranno a recuperare qualche giocatore
importante e a trovare l’equilibrio giusto riuscendo a colmare le
piccole lacune messe in mostra nelle ultime uscite, riusciranno con lo
spirito di gruppo, che li ha sempre contraddistinti, a salvare una
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