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    Ambrì, tanto impegno ma scarseggiano le idee

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    Messaggio Da Mirna Sab 24 Gen 2009, 13:42

    Alle Vernets i leventinesi nulla possono contro il Ginevra – Aubin, Ritchie e Kolnik intrattabili

    di CHRISTIAN BOTTA

    GINEVRA - Non sono bastati ai bianco­blù tanto cuore unito ad una
    buona determinazione e ad un discreto impegno per avere la meglio sul
    Ginevra. I padroni di casa sono riusciti a controllare il gioco per
    quasi tutta la gara, mettendo in evidenza ripartenze impressionanti
    soprattutto con i suoi uomini migliori: gli stranieri Kolnik, Ritchie e
    Aubin. Questi ultimi sono stati davvero determinanti riuscendo a
    schiacciare in svariate circostanze i leventinesi nel loro terzo,
    regalando così ai propri tifosi tre punti preziosissimi in chiave
    playoff. Eppure la gara era cominciata bene per i biancoblù che già
    solo dopo po­chi minuti sono passati in vantaggio con Bianchi, ben
    assistito da Christen. Il giovane numero 63 ticinese non andava in rete
    da ben 564 minuti e 31 secondi: una segnatura che faceva ben sperare
    grazie ad un terzo blocco tonico e determinato sin dalle prime battute
    di gioco. Dopo qualche azione non sfruttata al meglio dall’attacco
    leventinese, i padroni di casa si sono portati in situazione di parità
    con un contropiede perfetto iniziato da Kolnik e chiuso al meglio da
    Ritchie. Il raddoppio era nell’aria e dopo solo due minuti dall’inizio
    della seconda frazione di gioco il Ginevra è passato in vantaggio
    addirittura in inferiorità numerica. I due giocatori più
    rappresentativi della squadra romanda, Kolnik e Aubin, hanno
    confezionato un gol all’altezza della loro fama. Rete dello slovacco
    che è riuscito a ribattere in porta un tiro del canadese stampatosi
    qualche istante prima sulla traversa. Nell’hockey su ghiaccio così come
    negli altri sport, prendere una rete in queste condizioni è un brutto
    colpo per il morale. Tant’è che cinque minuti più tardi i ginevrini
    hanno replicato con il loro topscorer Kolnik, autentico mattatore della
    partita, autore di una rete da dietro la porta che ha colto impreparato
    Krizan e portato la compagine di Mc Sorley sul 3-1. Da questo momento
    fino alla fine del tempo centrale i leventinesi hanno prova­to più
    volte l’affondo prima di trovare la via del gol che ha riaperto la
    contesa. La rete è stata siglata da Julian Walker, ben assistito dal
    suo compagno di linea Paolo Duca, che con un tiro preciso ha rimediato
    così ad un suo grave errore fatto pochi istanti prima in fase difensiva
    che avrebbe potuto costare caro. Una rete, appunto, che ha riacceso le
    speranze dei leventinesi, ma stati in grado però d’andare al tiro con
    costanza. Anzi, nel loro momento mi­gliore sono stati puniti dalla
    solita di­sattenzione difensiva. A porta vuota e con un uomo in più sul
    ghiaccio, la difesa ticinese ha “abbattuto” Vigier che si stava
    proiettando verso la porta sguarnita. Da regolamento e come già
    successo precedentemente la rete è stata automaticamente convalidata:
    quello che viene definito “gol tecnico”. Dopo questa partita i
    leventinesi si tro­vano sempre in ultima posizione ma, malgrado la
    sconfitta, l’impegno messo in mostra dalla squadra fa ben spe­rare.
    Infatti se i biancoblù riusciranno a recuperare qualche giocatore
    impor­tante e a trovare l’equilibrio giusto riu­scendo a colmare le
    piccole lacune messe in mostra nelle ultime uscite, riusciranno con lo
    spirito di gruppo, che li ha sempre contraddistinti, a salvare una
    stagione iniziata decisamen­te male...

    Giornale del Popolo

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