Giocatori rivalutati e un vero portiere: il futuro ora fa meno
paura. Mai cambio in panchina fu più azzeccato: Cada artefice del
cambio di marcia di una squadra che vede ormai il decimo posto a
portata di mano – E intanto i tifosi biancoblù si schierano dalla
parte del tecnico ceco: resterà?
Due firme dell’Est sul rilancio dell’Ambrì Piotta: quella del
portiere slovacco Karol Krizan, giunto all’inizio del 2009 e subito
rivelatosi un elemento di grande affidabilità, e soprattutto quella di
«Roccia» Cada, il tecnico ceco chiamato poco prima di Natale a
sostituire John Harrington, licenziato in seguito ai deludenti
risultati. La squadra biancoblù è sempre ultima e ormai condannata ai
playout, ma il ruolino di marcia degli ultimi tempi è sensibilmente
migliorato. Se la gestione Harrington si era conclusa con una media di
0,85 punti a partita (33 partite/28 punti), quella di Cada è
attualmente di 1,3 (10 partite/13 punti, frutto di quattro vittorie
«piene» contro Langnau, Bienne, Berna e Rapperswil e una sconfitta al
supplementare a Davos).
L’Ambrì con il nuovo allenatore viaggia ad una media che si
avvicina ad un’ipotetica qualificazione ai playoff (la «proiezione»
sulle 40 partite vedrebbe infatti l’ Ambrì di Cada a quota 52 punti,
vicinissimo al Langnau che attualmente si attesta in ottava
posizione con 57 in 43 gare): la trasformazione dei leventinesi è
insomma evidente. La squadra ha sì trovato un portiere all’altezza di
Thomas Bäumle ma, più in generale, Cada ha saputo rimotivare il gruppo
e rivalutare giocatori che con il suo predecessore trovavano poco,
pochissimo spazio. Uno di questi, l’attaccante Grégory Christen, nel
dopo-partita di sabato contro il Rapperswil, ha ammesso ai microfoni
della TSI di avvertire fiducia da parte del coach, di sentirsi
finalmente responsabilizzato. Cada ha capito di aver bisogno di tutti
i suoi uomini per riuscire a portare a termine positivamente una
stagione tribolata:il decimo posto, che sembrava irraggiungibile, è di
nuovo alla portata dei biancoblù che, acciuffandolo, si garantirebbero
il vantaggio casalingo nei playout. Mica poco.
Ad Ambrì ci si concentra ovviamente sul presente e l’incertezza a
livello dirigenziale non semplifica il lavoro in vista del prossimo
campionato, ma è chiaro che Cada, osannato dalla Valascia al termine
della netta vittoria sui sangallesi, merita a questo punto di essere
annoverato tra i principali «papabili» per la panchina in vista della
prossima stagione. La sua concretezza e la sua serietà sul lavoro sono
apprezzate dai dirigenti (attuali) e dai tifosi, che vorrebbero
appunto la sua riconferma, magari con un contratto pluriennale che
renderebbe finalmente concreto e più ad ampio respiro lo sbandierato
progetto. Dando fiducia a Cada per le prossime stagioni (e «Roccia» ha
tra l’altro già un contratto valido per ulteriori due anni nel settore
giovanile!), Ambrì potrebbe tornare ad essere una piazza
interessante, malgrado tutti i problemi esistenti, agli occhi di quei
giocatori che desiderano lanciare o rilanciare la loro carriera. In
Leventina, negli ultimi anni, si è spesso puntato su allenatori che
della realtà svizzera e di quella di Ambrì in particolare conoscevano
poco o nulla, con i risultati che tutti conosciamo. Andare avanti con
Cada appare dunque la scelta più logica, ma non ci sarebbe da
sorprendersi se si decidesse di cominciare, un’altra volta, tutto
daccapo...
Paride Pelli
Corriere del Ticino
paura. Mai cambio in panchina fu più azzeccato: Cada artefice del
cambio di marcia di una squadra che vede ormai il decimo posto a
portata di mano – E intanto i tifosi biancoblù si schierano dalla
parte del tecnico ceco: resterà?
Due firme dell’Est sul rilancio dell’Ambrì Piotta: quella del
portiere slovacco Karol Krizan, giunto all’inizio del 2009 e subito
rivelatosi un elemento di grande affidabilità, e soprattutto quella di
«Roccia» Cada, il tecnico ceco chiamato poco prima di Natale a
sostituire John Harrington, licenziato in seguito ai deludenti
risultati. La squadra biancoblù è sempre ultima e ormai condannata ai
playout, ma il ruolino di marcia degli ultimi tempi è sensibilmente
migliorato. Se la gestione Harrington si era conclusa con una media di
0,85 punti a partita (33 partite/28 punti), quella di Cada è
attualmente di 1,3 (10 partite/13 punti, frutto di quattro vittorie
«piene» contro Langnau, Bienne, Berna e Rapperswil e una sconfitta al
supplementare a Davos).
L’Ambrì con il nuovo allenatore viaggia ad una media che si
avvicina ad un’ipotetica qualificazione ai playoff (la «proiezione»
sulle 40 partite vedrebbe infatti l’ Ambrì di Cada a quota 52 punti,
vicinissimo al Langnau che attualmente si attesta in ottava
posizione con 57 in 43 gare): la trasformazione dei leventinesi è
insomma evidente. La squadra ha sì trovato un portiere all’altezza di
Thomas Bäumle ma, più in generale, Cada ha saputo rimotivare il gruppo
e rivalutare giocatori che con il suo predecessore trovavano poco,
pochissimo spazio. Uno di questi, l’attaccante Grégory Christen, nel
dopo-partita di sabato contro il Rapperswil, ha ammesso ai microfoni
della TSI di avvertire fiducia da parte del coach, di sentirsi
finalmente responsabilizzato. Cada ha capito di aver bisogno di tutti
i suoi uomini per riuscire a portare a termine positivamente una
stagione tribolata:il decimo posto, che sembrava irraggiungibile, è di
nuovo alla portata dei biancoblù che, acciuffandolo, si garantirebbero
il vantaggio casalingo nei playout. Mica poco.
Ad Ambrì ci si concentra ovviamente sul presente e l’incertezza a
livello dirigenziale non semplifica il lavoro in vista del prossimo
campionato, ma è chiaro che Cada, osannato dalla Valascia al termine
della netta vittoria sui sangallesi, merita a questo punto di essere
annoverato tra i principali «papabili» per la panchina in vista della
prossima stagione. La sua concretezza e la sua serietà sul lavoro sono
apprezzate dai dirigenti (attuali) e dai tifosi, che vorrebbero
appunto la sua riconferma, magari con un contratto pluriennale che
renderebbe finalmente concreto e più ad ampio respiro lo sbandierato
progetto. Dando fiducia a Cada per le prossime stagioni (e «Roccia» ha
tra l’altro già un contratto valido per ulteriori due anni nel settore
giovanile!), Ambrì potrebbe tornare ad essere una piazza
interessante, malgrado tutti i problemi esistenti, agli occhi di quei
giocatori che desiderano lanciare o rilanciare la loro carriera. In
Leventina, negli ultimi anni, si è spesso puntato su allenatori che
della realtà svizzera e di quella di Ambrì in particolare conoscevano
poco o nulla, con i risultati che tutti conosciamo. Andare avanti con
Cada appare dunque la scelta più logica, ma non ci sarebbe da
sorprendersi se si decidesse di cominciare, un’altra volta, tutto
daccapo...
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