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    CHAMPIONS LEAGUE ZSC Lions, impresa solo sfiorata

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    Messaggio Da Mirna Gio 22 Gen 2009, 10:36

    In doppio vantaggio a meno di 10’ dal termine, i
    campioni svizzeri si fanno rimontare . Senza vincitori né vinti il
    primo round della finale di Champions League: mercoledì la sfida
    decisiva

    Magnitogorsk – Peccato. L’occasione era davvero gros­sa. Dopo aver
    fatto gara in avanti per gran parte della partita, gli ZSC Lions si
    sono fatti beffare in dirittura d’arri­vo, facendosi rimontare il
    dop­pio vantaggio che avevano co­struito nei primi due periodi a spese
    di un Magnitogorsk ca­pace di uscire alla distanza. Nella rimonta dei
    russi parec­chio ci ha messo del suo pure la squadra di Sean Simpson.
    In particolare per non essere riu­scita a chiudere la partita quando
    aveva i mezzi per farlo. Un episodio su tutti il rigore miseramente
    fallito da Alston a meno di 10’ dal termine, quando i campioni svizzeri
    conducevano ancora 2-0.

    A quel punto è cambiata la direzione del vento. Il Metal­lurg ha
    capito che poteva anco­ra riacciuffare i Lions, colpiti anche nel
    morale per non aver saputo sfruttare il rigore. Di­fatti appena qualche
    istante dopo è iniziata la resa dei con­ti, che ha riportato il
    bilancio in parità, cosa che rende ancor più pepato il ritorno in
    agenda per mercoledì prossimo a Rap­perswil: lì “ basterà” vincere. Un
    pareggio rimanderebbe il verdetto ai rigori.
    La partita di ieri si è iniziata nel migliore dei modi per gli
    zurighesi, in rete al 10’ con Trudel ( con la complicità di Vitali
    Atyushov) e andati in doppio vantaggio 3’ dopo con una bella azione
    finalizzata da Wichser. Pure dal profilo del gioco a mostrare le cose
    mi­gliori nel primo tempo sono stati Seger e compagni, che hanno
    scagliato 16 tiri verso il portiere avversario, mentre i russi hanno
    chiamato in causa una sola volta Sulander.
    Nulla di fatto nel periodo centrale che ha proposto una prima
    parte ancora con i Lions a fare la voce grossa, mentre dalla mezz’ora
    il Magnito­gorsk ha sensibilmente alzato il suo ritmo, iniziando ad
    insi­nuare il tarlo del dubbio nella testa degli elvetici. Di che
    ri­mettersi al lavoro e cercare il gol della sicurezza. In entrata di
    terzo tempo i padroni di casa hanno dovuto ricorrere alle maniere forti
    per fermare un lanciatissimo Monnet. Il conseguente rigore però non è
    stato sfruttato da Alston, dan­do la stura alla rimonta dei russi, che
    sullo slancio del­l’euforia per lo scampato peri­colo hanno infilato
    Sulander una prima volta con una fuci­lata dalla distanza di Atyu­shov.
    Da lì innanzi le coordina­te sono diametralmente muta­te: assedio
    costante dei russi dalle parti della porta zurighe­se, con Sulander che
    ha retto bene. Ha avuto una sola esita­zione, ma ahilui si è rivelata
    decisiva, quando si è lasciato sfilare tra i gambali un tiro di Rolinek
    a meno di 1’ dalla ter­za sirena. Davvero un peccato per uno Zurigo che
    alla luce di quanto mostrato avrebbe an­che meritato il successo.
    Nem­meno il pareggio è da ripudia­re, posto che venga ratificato con un
    successo nella sfida di ritorno di settimana prossima o, in via
    subordinata, di un al­tro pareggio, posto che poi ai rigori si faccia
    meglio di quan­to Alston ha fatto ieri.



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