I
canadiens, prima della mini sosta del fine settimana, che vedrà la
disputa dell'All Star Game al Centre Bell, erano attesi da due
trasferte in due giorni, ad Atlanta e contro New Jersey, sinceramente i
tricolori speravano di ricavare almeno una vittoria da queste due gare,
purtroppo sono arrivate due sconfitte molto diverse tra loro, se ad
Atlanta hanno giocato una buona gara ma rovinata dalla brutta
prestazione di Halak, a New Jersey sono incappati nella “solita”
sconfitta contro i Devils (unica squadra che i canadiens non sono
riusciti sinora a battere in questa stagione) che hanno attuato la loro
micidiale tattica: difesa-pressing-contropiede, schema che ancora una
volta i canadiens non sono riusciti a capire e a trovare le contromosse
necessarie, ma ora vediamo in dettaglio le due gare:
Atlanta-Montreal 4-2
Canadiens
che affrontavano la lunga trasferta con la medesima formazione delle
sere prima, purtroppo Guy doveva rinunciare al rientro del capitano
Koivu, ma in compenso recuperava, anche se solo in panchina il titolare
Price, ristabilitosi dal brutto infortunio alla caviglia sinistra. La
gara ha visto la buona partenza dei tricolori che grazie alla vena di
Plekanec e Lang insidiavano più volte la retroguardia americana, molte
occasioni che ancora una volta venivano mancate di un soffio o parate
alla grande. Il primo colpo di scena arrivava la quinto minuto quando
un tiro d'alleggerimento di Christensen entrava clamorosamente in rete
tra lo stupore di Halak, apparso letteralmente sulle nuvole
nell'occasione; l'errore grave veniva immediatamente “replicato” dal
frastornato Jaroslav che dopo due minuti si lasciava passare tra i
gambali un “passaggio” di Thorburn per il due a zero.
Il
doppio vantaggio annichiliva i canadiens che per alcuni minuti subivano
il gioco arioso di Kovalchuk e Peverley, solo sul finire del periodo si
assisteva ad una reazione degna di nota. La frazione centrale iniziava
con i canadiens reattivi nell'intento di riaprire la contesa, anche in
questi minuti le occasioni fioccavano a ripetizione ma gli attaccanti
dimostrando d'essere in serata negativa sbagliavano anche la più
elementare delle occasioni, sfortunatamente rientrava in scena Halak
che praticamente al quarto tiro effettuato nella sua porta subiva la
terza clamorosa rete, altra papera ma questa volta di
guantone....L'immeritato triplo svantaggio non mortificava i tricolori
che grazie ai giovani D'Agostini e Pacioretty riprendevano l'offensiva,
oltretutto Guy richiamava in panchina l'imputato Halak che lasciava
posto al rientrante Price, questi particolari stimolavano l'orgoglio
canadiens che in pochi minuti riusciva a segnare due reti con
Pacioretty e Begin, riaprendo di fatto la partita. A questo punto la
gara vedeva sul ghiaccio solo una formazione: i tricolori che
assediavano letteralmente la difesa Trashers, reparto che con molta
fortuna riusciva a salvare più volte il risultato e sul finire della
gara dava il colpo del Ko in empty net. Da rilevare che la gara è stata
vista solo da 5.000 persone, spero che si sia trattato unicamente della
coincidenza dovuta alla cerimonia d'insediamento alla Casa Bianca del
nuovo presidente Barack Obama.... Per quanto riguarda i canadiens c'è
poco da dire, hanno buttato la vento un'occasione d'oro per continuare
la loro rincorsa ai cugini Bruins, chiaramente il principale colpevole
è Halak ma non bisogna dimenticare nemmeno i fratelli Kostitsyn e
Kovalev ieri sera apparsi emeriti fantasmi.
New Jersey-Montreal 5-2
La
sera dopo erano attesi dai Devils, match d'alta classifica contro un
team storicamente difficile per i canadiens, purtroppo anche in questa
occasione i canadiens hanno dimostrato di trovarsi enormemente in
difficoltà contro una difesa attrezzata e veloce nelle ripartenze,
oltretutto ieri sera sono apparsi privi di quella ferocia agonistica
che aveva permesso d'ottenere molte vittorie sul filo di lana. Serata
che vedeva l'importante ritorno del capitano Koivu ( ha saltato le
ultime 17 gare) e il rientro in pianta stabile di Price. Guy
riconfermava l'attacco dell'est con Plekanec-Kovalev-Kostitsyn, mentre
il capitano veniva schierato in linea con i giovani Stewart e
D'Agostini. Gara che ha visto le due squadre all'inizio molto contratte
probabilmente paurose degli attacchi avversari, dopo dieci minuti di
noia arrivava improvvisa la rete Devils, con i canadiens allo sbaraglio
Elias furbescamente rubava disco a D'Agostini e lanciava Martin
completamente solo davanti a Price, l'agile ala non aveva difficoltà a
battere l'incolpevole goalie.
La
rete costringeva i canadiens a spingersi in avanti dando modo ai Devils
di giocare nel modo a loro più congeniale...il contropiede, cosi
arrivava nel periodo centrale la seconda rete fotocopia di Zajac
(quindicesima rete per lui complimenti), il doppio vantaggio svegliava
i canadiens che reagivano immediatamente, e grazie alla rete di Gorges
in superiorità numerica riaprivano la partita. Purtroppo i canadiens
commettevano gli stessi errori della gara disputata a dicembre,
attacchi assennati e inconcludenti e ampi spazi per il contropiede
fulminante di Parise, Madden e Elias, grandi giocatori che non
perdonavano la scelleratezza tattica canadiens, cosi arrivavano altre
due reti identiche nello schema semplice ma redditizio devils; sul
quattro a uno i canadiens sfiduciati riuscivano solo a ridurre il
punteggio grazie a D'Agostini, l'unico giocatore che non ha mai
mollato, mentre all'ultimo minuto Elias segnava la quinta e definitiva
rete in empty net.
In
definitiva una sconfitta forse preventivabile alla vigilia, ma
sinceramente i fans canadiens si aspettavano una prestazione ben
diversa dai loro beniamini, a parte Price non colpevole sulle reti
subite, tutti i reparti si sono dimostrati arrendevoli e poco reattivi,
la difesa numericamente esigua stà scontando la stanchezza accumulata
dalle ultime partite, mentre quello che preoccupa è l'attacco: la
prestazione di Koivu è stata sufficente considerando che rientrava dopo
un mese e mezzo di assenza, purtroppo i fratelli Kostitsyn e Kovalev
stanno accusando un logico appannamento dopo grandi prestazioni,il
gioco offensivo è discreto, la circolazione del disco buona manca il
fattore più importante: la lucidità sotto porta, in questo momento si
sente la mancanza del classico cecchino d'area....falco che potrebbe
far fiatare anche gli uomini d'attacco, Higgins ritorna presto!
canadiens, prima della mini sosta del fine settimana, che vedrà la
disputa dell'All Star Game al Centre Bell, erano attesi da due
trasferte in due giorni, ad Atlanta e contro New Jersey, sinceramente i
tricolori speravano di ricavare almeno una vittoria da queste due gare,
purtroppo sono arrivate due sconfitte molto diverse tra loro, se ad
Atlanta hanno giocato una buona gara ma rovinata dalla brutta
prestazione di Halak, a New Jersey sono incappati nella “solita”
sconfitta contro i Devils (unica squadra che i canadiens non sono
riusciti sinora a battere in questa stagione) che hanno attuato la loro
micidiale tattica: difesa-pressing-contropiede, schema che ancora una
volta i canadiens non sono riusciti a capire e a trovare le contromosse
necessarie, ma ora vediamo in dettaglio le due gare:
Atlanta-Montreal 4-2
Canadiens
che affrontavano la lunga trasferta con la medesima formazione delle
sere prima, purtroppo Guy doveva rinunciare al rientro del capitano
Koivu, ma in compenso recuperava, anche se solo in panchina il titolare
Price, ristabilitosi dal brutto infortunio alla caviglia sinistra. La
gara ha visto la buona partenza dei tricolori che grazie alla vena di
Plekanec e Lang insidiavano più volte la retroguardia americana, molte
occasioni che ancora una volta venivano mancate di un soffio o parate
alla grande. Il primo colpo di scena arrivava la quinto minuto quando
un tiro d'alleggerimento di Christensen entrava clamorosamente in rete
tra lo stupore di Halak, apparso letteralmente sulle nuvole
nell'occasione; l'errore grave veniva immediatamente “replicato” dal
frastornato Jaroslav che dopo due minuti si lasciava passare tra i
gambali un “passaggio” di Thorburn per il due a zero.
Il
doppio vantaggio annichiliva i canadiens che per alcuni minuti subivano
il gioco arioso di Kovalchuk e Peverley, solo sul finire del periodo si
assisteva ad una reazione degna di nota. La frazione centrale iniziava
con i canadiens reattivi nell'intento di riaprire la contesa, anche in
questi minuti le occasioni fioccavano a ripetizione ma gli attaccanti
dimostrando d'essere in serata negativa sbagliavano anche la più
elementare delle occasioni, sfortunatamente rientrava in scena Halak
che praticamente al quarto tiro effettuato nella sua porta subiva la
terza clamorosa rete, altra papera ma questa volta di
guantone....L'immeritato triplo svantaggio non mortificava i tricolori
che grazie ai giovani D'Agostini e Pacioretty riprendevano l'offensiva,
oltretutto Guy richiamava in panchina l'imputato Halak che lasciava
posto al rientrante Price, questi particolari stimolavano l'orgoglio
canadiens che in pochi minuti riusciva a segnare due reti con
Pacioretty e Begin, riaprendo di fatto la partita. A questo punto la
gara vedeva sul ghiaccio solo una formazione: i tricolori che
assediavano letteralmente la difesa Trashers, reparto che con molta
fortuna riusciva a salvare più volte il risultato e sul finire della
gara dava il colpo del Ko in empty net. Da rilevare che la gara è stata
vista solo da 5.000 persone, spero che si sia trattato unicamente della
coincidenza dovuta alla cerimonia d'insediamento alla Casa Bianca del
nuovo presidente Barack Obama.... Per quanto riguarda i canadiens c'è
poco da dire, hanno buttato la vento un'occasione d'oro per continuare
la loro rincorsa ai cugini Bruins, chiaramente il principale colpevole
è Halak ma non bisogna dimenticare nemmeno i fratelli Kostitsyn e
Kovalev ieri sera apparsi emeriti fantasmi.
New Jersey-Montreal 5-2
La
sera dopo erano attesi dai Devils, match d'alta classifica contro un
team storicamente difficile per i canadiens, purtroppo anche in questa
occasione i canadiens hanno dimostrato di trovarsi enormemente in
difficoltà contro una difesa attrezzata e veloce nelle ripartenze,
oltretutto ieri sera sono apparsi privi di quella ferocia agonistica
che aveva permesso d'ottenere molte vittorie sul filo di lana. Serata
che vedeva l'importante ritorno del capitano Koivu ( ha saltato le
ultime 17 gare) e il rientro in pianta stabile di Price. Guy
riconfermava l'attacco dell'est con Plekanec-Kovalev-Kostitsyn, mentre
il capitano veniva schierato in linea con i giovani Stewart e
D'Agostini. Gara che ha visto le due squadre all'inizio molto contratte
probabilmente paurose degli attacchi avversari, dopo dieci minuti di
noia arrivava improvvisa la rete Devils, con i canadiens allo sbaraglio
Elias furbescamente rubava disco a D'Agostini e lanciava Martin
completamente solo davanti a Price, l'agile ala non aveva difficoltà a
battere l'incolpevole goalie.
La
rete costringeva i canadiens a spingersi in avanti dando modo ai Devils
di giocare nel modo a loro più congeniale...il contropiede, cosi
arrivava nel periodo centrale la seconda rete fotocopia di Zajac
(quindicesima rete per lui complimenti), il doppio vantaggio svegliava
i canadiens che reagivano immediatamente, e grazie alla rete di Gorges
in superiorità numerica riaprivano la partita. Purtroppo i canadiens
commettevano gli stessi errori della gara disputata a dicembre,
attacchi assennati e inconcludenti e ampi spazi per il contropiede
fulminante di Parise, Madden e Elias, grandi giocatori che non
perdonavano la scelleratezza tattica canadiens, cosi arrivavano altre
due reti identiche nello schema semplice ma redditizio devils; sul
quattro a uno i canadiens sfiduciati riuscivano solo a ridurre il
punteggio grazie a D'Agostini, l'unico giocatore che non ha mai
mollato, mentre all'ultimo minuto Elias segnava la quinta e definitiva
rete in empty net.
In
definitiva una sconfitta forse preventivabile alla vigilia, ma
sinceramente i fans canadiens si aspettavano una prestazione ben
diversa dai loro beniamini, a parte Price non colpevole sulle reti
subite, tutti i reparti si sono dimostrati arrendevoli e poco reattivi,
la difesa numericamente esigua stà scontando la stanchezza accumulata
dalle ultime partite, mentre quello che preoccupa è l'attacco: la
prestazione di Koivu è stata sufficente considerando che rientrava dopo
un mese e mezzo di assenza, purtroppo i fratelli Kostitsyn e Kovalev
stanno accusando un logico appannamento dopo grandi prestazioni,il
gioco offensivo è discreto, la circolazione del disco buona manca il
fattore più importante: la lucidità sotto porta, in questo momento si
sente la mancanza del classico cecchino d'area....falco che potrebbe
far fiatare anche gli uomini d'attacco, Higgins ritorna presto!
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