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    La storia di Mark Streit

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    La storia di Mark Streit Empty La storia di Mark Streit

    Messaggio Da Mirna Lun 02 Feb 2009, 20:00

    Ecco qui un articolo dedicato a Mark Streit apparso sul numero di dicembre di "Islanders Illustrated".

    La storia di Mark Streit Streitcover4604130gb2

    Portato il disco fuori dalla propria zona, Mark Streit
    effettua un passaggio a un suo compagno di squadra, il quale entra nel
    terzo d‘attacco. Gli Islanders sono in power play e Streit è
    esattamente dove vuole essere: dirige l‘azione in superiorità numerica.


    Per molti anni, comunque, era sembrato che Streit non ce l‘avrebbe mai fatta.


    Dopo
    otto anni di ansiosa attesa aspettando di venir scelto ad un Entry
    Draft della NHL, Streit era pronto ad andare avanti. Lo svizzero,
    professionista da 9 anni, era stato osservato e riosservato da diverse
    organizzazioni della NHL anno dopo anno ed era ormai pronto anche ad
    accettare la realtà, la quale diceva che non avrebbe raggiunto la sua
    destinazione finale.



    Nonostante ciò, la carriera di Streit prese un‘importante svolta il 27 giugno 2004.
    All‘età di 26 anni, 6 mesi e 16 giorni, Streit diventò uno dei
    giocatori più anziani ad essere mai stato selezionato ad un Entry
    Draft. Fu scelto al nono round – 262° in totale – dai Montreal Canadiens.



    La
    carriera di giocatore professionista di hockey di Streit sembrava
    promettente sin dagli inizi. Seppur non sia stato draftato da una
    squadra della NHL a 18 o 19 anni – età tipica per un draft – il suo
    stile di gioco da difensore offensivo era decisamente pagante. Il
    totale dei punti nella LNA svizzera incrementò ogni anno dalla sua
    prima alla sua quarta stagione. Dopo l‘annata 1998–99, durante la quale
    marcò 7 reti e 18 assists in 44 partite, a Streit venne concessa un‘opportunità in Nordamerica con un contratto nelle minor leagues.



    Iniziò la stagione 1999-2000 con gli Utah Grizzlies dell‘IHL, giocando però solo una partita prima di finire a Tallahassee
    nell‘ECHL. Lì scese sul ghiaccio in 14 occasioni. Il livello più alto
    raggiunto quell‘anno da Streit fu la AHL, dove giocò 43 partite per Springfield totalizzando 15 punti. Un anno comunque duro per Streit, che costantemente faceva avanti e indietro tra la AHL e l‘ECHL.



    „Quando
    non sei nel sistema di una squadra della NHL e sei contrattualmente
    legato solo a una minor league, sei il primo a perdere una posizione e
    a finire in ECHL non appena la squadra di NHL rimanda qualcuno in AHL“
    dice Streit. „Ebbi la possibilità di farmi notare e a Springfield
    c‘erano alcuni grandi giocatori come Danny Brière, ma dopo quell‘anno
    non ricevetti più la possibilità di tornare. Ovviamente volevo tornare,
    ma nessuna squadra della NHL mi diede un contratto two-way, così decisi
    di tornare in Europa e di ricostruirmi la strada del mio ritorno per la
    NHL da lì“.



    Al
    ritorno nella lega svizzera, Streit non voleva solamente essere uno tra
    i migliori giocatori, ma lavorò per essere il miglior difensore
    offensivo della lega. Decise di adottare il suo stile offensivo
    osservando alcuni giocatori della NHL in particolare.



    „Sono sempre stato attratto dal ruolo di difensore offensivo“ dice Streit.„ C‘erano i soliti Paul Coffey e Bobby Orr. Quei ragazzi erano due dei miei idoli. Ma il più grande era Reijo Ruotsalainen,
    un difensore finlandese che giocò coi Rangers, coi Devils e con gli
    Oilers. Giocò pure nella mia città natale, Berna, ed è stato il miglior
    giocatore di sempre ad aver giocato lì. Vedendolo volare sul ghiaccio,
    creando il gioco, controllando il disco e semplicemente dominando, era
    fantastico. Il mio obbiettivo è sempre stato quello di giocare così“.



    Durante
    il suo secondo periodo nella lega svizzera, e nei primi anni in
    particolare, i piani di Streit non andarono come aveva sperato. Nel
    2000-01 Streit realizzò solo 16 punti
    e nel 2001-02 un infortunio lo costrinse a saltare 16 partite su 44. A
    quel punto Streit continuò a giocare il suo gioco e a controllare il
    sito web della NHL ogni qual volta vi era un draft sperando fosse
    finito sulla lista di qualcuno.



    „Non
    sono mai stato a un draft, nemmeno a 18 e a 19 anni, ma li seguivo
    sempre per vedere se fossi stato draftato perché sarebbe stato una gran
    cosa“ dice Streit. „Ogni anno controllavo le liste, e ogni anno
    rimanevo deluso“.



    Seppur
    la lega svizzera abbia un alto livello, non è seguita dagli scouts
    della NHL come lo sono ad esempio le leghe svedesi, finlandesi, russe o
    ceche. La più grande opportunità per Streit di mettere in mostra il suo
    talento era in campo internazionale. Durante i suoi 14 anni da
    giocatore professionista, Streit ha preso parte a un Campionato Europeo
    U20, un Campionato del Mondo U20, dieci Campionati del Mondo e due
    Giochi Olimpici. Fu notato per la prima volta durante il Campionato del
    Mondo del 1998 giocati in Svizzera. Pur non avendo una gran squadra, i
    rossocrociati – condotti dai 7 punti in sette partite di Streit – raggiunsero il quarto posto perdendo la finale per il bronzo contro la Russia.
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    La storia di Mark Streit Empty Re: La storia di Mark Streit

    Messaggio Da Mirna Lun 02 Feb 2009, 20:00

    „Sapevo
    che era l‘unico modo per promuovore me stesso“ dice Streit al riguardo
    della sua esperienza in nazionale. „Ma è dura giocare per la Svizzera
    perché solitamente non arriviamo nemmeno alle semifinali“.



    Il
    successo personale di Streit in campo internazionale accostato al suo
    miglioramento in Svizzera catturò finalmemte l‘attenzione degli scouts
    della NHL. Dopo tre anni passati a caccia del suo miglior bottino
    personale, Streit raggiunse il punto più alto della sua carriera nel
    2003-04 con 12 reti e 24 assists in 44 partite, il che gli permisero di essere il miglior difensore della squadra.



    „Quando
    tornai dal Nordamerica, lo Zurigo mi mise sotto contratto come se fossi
    un giocatore straniero e mi vennero concessi parecchi minuti di gioco e
    tante responsabilità“ dice Streit. „Ciò era perfetto per me, a 22 anni.
    Giocai molto e fui sempre particolarmente sotto pressione perché dovevo
    essere all‘altezza delle aspettative. Sono migliorato notevolmente in
    quei 4 anni prima del lockout“.



    Prima
    del lockout della NHL, Streit impressionò gli scouts di Montreal
    sufficientemente per far loro decidire di puntare su un 26enne e di
    utilizzare la loro nona scelta per il difensore svizzero nel 2004. Era
    l‘ultimo anno in cui Streit era eleggibile.



    „Non
    sapevo nemmeno che il draft aveva avuto luogo“ dice Streit. „Mi
    svegliai la domenica mattina e un giornalista svizzero mi chiamò
    dicendo che aveva buone notizie. Mi disse che ero stato draftato. Ero
    scioccato. Non sapevo nemmeno che c‘era il draft. Fu grandioso e un
    grande sollievo. Se non fossi stato draftato quell‘anno, sarei stato
    pronto per andare a giocare altrove, magari in Finlandia o in Svezia.“



    Prima
    del nuovo accordo collettivo di mercato, si potevano ancora draftare i
    giocatori di 26 anni. Seppur Streit sia uno dei giocatori più anziani
    ad esser mai stato draftato in NHL, non è il più vecchio. Il lettone Helmut Balderis aveva 36 anni quando fu selezionato nel 1989 dai Minnesota North Stars. Recentemente, anche giocatori come Marek Zidlicky (24) dei Minnesota e Radek Martinek (23) degli Islanders sono stati draftati ben oltre i 18 anni di età per avere una carriera in NHL.



    Ma
    come migliaia di giocatori di hockey ben sanno, essere draftati non
    significa necessariamente ricevere un biglietto di sola andata per la
    NHL. E a complicare ancor pù le cose, v‘era ormai alle porte il lockout
    della NHL. Per Streit – il difensore dal gran tiro – il lockout si
    rivelò comunque una benedizione in maschera. Mentre centinaia di
    giocatori della NHL rimasero tagliati fuori, Streit ne raccolse i
    benefici andando avanti con le competizioni in Svizzera. Diversi
    giocatori della NHL scelsero di giocare nella lega svizzera e il
    talento di Streit sbocciò permettendogli di migliorare ancora il suo
    bottino realizzativo personale. Ancor più impressionatamente, condusse
    la sua squadra di Zurigo alla finale, marcando un punto a partita nei
    playoffs.



    Streit
    dimostrò di poter competere contro alcuni dei migliori al mondo e i
    Canadiens lo confermarono offrendogli un contratto per il campo estivo
    del 2005.

    La sua perseveranza diede finalmente i suoi frutti.


    Per
    il secondo anno consecutivo, Streit migliorò il suo record personale,
    segnando 14 reti e fornendo 29 assists per un totale di 43 punti. La
    sua squadra di Zurigo – che comprò l‘attuale giocatore degli Islanders Andy Sutton e l‘ex Islander Randy Robitaille per una stagione – raggiunse la finale, dove fu sconfitta dal Davos, rinforzato dai servizi di Joe Thornton, Rick Nash e Niklas Hagman.



    L‘impressionante
    spettacolo mostrato da Streit nel 2004-05, gli fece guadagnare un
    contratto two-way con la franchigia di Montreal, la quale gli assicurò
    che non sarebbe stato mandato in AHL. Montreal mantenne la propria
    parola e lo mise in rosa dall‘inizio. Lui non riuscì a ottenere un
    posto in squadra nelle prime due partite ma il suo debutto in NHL
    giunse finalmente alla terza di campionato a Toronto.



    „Giocare
    per i Montreal era qualcosa di incredibile“ dice Streit. „La differenza
    tra la lega svizzera e la NHL è enorme. Fu quasi scioccante quando
    toccò a me e ci misi un po‘ prima di riuscire a prendere il ritmo, sul
    e fuori dal ghiaccio. Montreal probabilmente non è il posto migliore
    per iniziare. È difficile e folle, ma anche grandioso. Ti accorgi di
    quanto i fans amino gli Habs. Ero piuttosto nervoso alla mia prima
    partita, ma realizzai un assit e giocai bene“.



    Streit
    e i Canadiens necessitarono di tempo prima di imparare a conoscersi.
    L‘Head Coach Guy Carbonneau mandò in campo Streit solo 48 volte su 82
    partite stagionali nel 2005-06, e Streit non era tanto produttivo
    quanto lui aveva sperato di poter essere, marcando 2 reti e 9 assists.



    Nel
    2006-07, Streit vide i suoi minuti sul ghiaccio aumentare e rispose
    totalizzando 10 reti e 26 assists in 76 incontri. Pur giocando molto,
    Streit dovette fare un cambiamento. Durante la stagione, Carbonneau gli
    chiese se sarebbe stato disponibile a giocare in attacco.



    „Dissì
    di sì, anche se non avevo mai giocato in attacco in vita mia“ ricorda
    Streit. „Volevo semplicemente giocare. Era una possibilità per essere
    in squadra. Finii con il giocare in tutti e tre i ruoli d‘attacco – ala
    sinistra, ala destra e centro. Giocai come centro per tre incontri.
    Persi i primi sei ingaggi della prima partita. In quella successiva ne
    vinsi tre. Sapevo di poter servire alla squadra se fossi stato in grado
    di giocare in diversi ruoli, così provai subito a giocare in avanti di
    modo che la transizione fosse veloce. Vi erano partite nelle qualli
    partivo come ala, giocavo il power play sulla blu, le inferiorità
    numeriche davanti e i 10 minuti finali in difesa. Ho giocato in tutte
    le possibili posizioni, tranne portiere – per ora, almeno. Era ottimo
    perché bisogna pensare molto visti i diversi ruoli in cui devi giocare.
    Ma alla fine mi sento un difensore, nel cuore e nell‘anima“.



    La
    disponibilità di Streit nell‘essere flessibile, gli permise di rimanere
    in squadra coi Canadiens e fu premiato. Giocando 81 partite –
    principalmente come difensore – terminò la stagione con 62 punti,
    che lo piazzarono in terza posizione nella classifica marcatori NHL dei
    difensori. Il suo tiro esplosivo e il suo preciso passaggio lo resero
    estremamente efficiente nel power play, nel quale accumulò 7 reti e 27 assists.



    „Per
    me era un processo che mi avrebbe portato dall‘essere un giocatore
    consistente all‘essere un giocatore d‘impatto“ dice Streit. „Sin
    dall‘inizio, il mio obbiettivo era quello di essere un buon giocatore e
    uno dei migliori difensori della lega. Ci misi un po‘ e Montreal mi
    diede il tempo; furono veramente pazienti. Anno dopo anno tutto
    migliorava, avevo sempre più confidenza e mi sentivo sempre meglio“.



    L‘importante
    ruolo di Streit nella franchigia dei Canadiens fu anche una vittoria
    per la Svizzera che in NHL fino a quel punto godeva solo della presenza
    dei due portieri Martin Gerber e David Aebischer.



    Streit
    non aiutò solamente la reputazione della Svizzera in NHL, ma fu pure un
    elemento chiave in due tra i più clamorosi momenti nella storia
    dell‘hockey internazionale. Durante le Olimpiadi invernali di Torino
    nel 2006, i rossocrociati, con solamente tre giocatori della NHL – Streit, Aebischer e Gerber
    – sconfisse la Repubblica Ceca piena di stelle della NHL per 3-2 e il
    detentore dell‘oro olimpico, il Canada, per 2-0 nel turno preliminare.
    Steit – il capitano della squadra – segnò il goal vincente contro i
    cechi e fornì l‘assist per la prima rete contro il Canada.



    „Non
    avrei mai pensato che saremmo riusciti nell‘impresa“ ammette Streit.
    „Avevamo una gran squadra a Torino ed ero felice di farne parte“.



    Oggi,
    e dopo due anni, Streit continua ad avere un forte impatto sul gioco.
    Seppur non essendo il primo giocatore svizzero in NHL, Streit è quello
    che ha sfondato più di tutti.



    „Non
    ero nessuno“ dice Streit. „La gente pensava che sarei rimasto a
    Montreal per una stagione e che sarei poi tornato indietro, ma sono
    ancora qui. Spero che i giovani giocatori svizzeri capiscano che se
    lavori duro e hai un po‘ di fortuna, avrai la tua chance. Tutto questo
    fa bene all‘hockey svizzero perché i ragazzi si accorgono che non
    importa quanto sei bravo a 18 o 19 anni. Non è mai troppo tardi per i
    tuoi sogni. Parecchi ragazzi stanno cominciato ad arrivar qua dalla
    Svizzera. Speriamo che nei prossimi cinque-sei anni ci saranno più
    giocatori svizzeri in NHL, il che sarebbe ottimo per l‘hockey e lo
    sport svizzero in generale“.



    All‘inizio della stagione 2008-09, c‘erano altri 5 svizzeri nella NHL – i portieri Tobias Stephan (Dallas), Martin Gerber (Ottawa) e Jonas Hiller (Anaheim) e il difensore Luca Sbisa
    (Philadelphia). Un‘altra manciata di giocatori svizzeri sono stati
    draftati dopo di Streit, ma nessuno di loro è rimasto a lungo in NHL.
    La conquista di Steit ha fatto aumentare la popolarità della NHL in
    Svizzera.



    È
    facile vedere quanto Streit sia popolare in svizzera: basta guardare il
    traffico web del sito newyorkislanders.com da quando Steit è giunto a
    Long Island. Pur avendo giocatori da tutta Europa, gli Islanders hanno
    più fans che visitano il loro sito dalla svizzera che non dai
    successivi sette paesi europei con più visite messi insieme! E nel
    globo, solo i cittadini di New York City (Manhattan), Hicksville e
    Montreal visitano il sito più dei cittadini di Zurigo.



    „Ci
    sono molti fans in Svizzera che mi raccontano che si alzano presto la
    mattina e guardano le mie partite via internet“ dice Streit. „Mio papà
    guarda quasi tutti i miei incontri. A lui piace, ma a mia mamma non
    troppo perché non dorme. Quest‘estate in particolare era veramente
    speciale, visto che ero un Free Agent. Molte persone in Svizzera erano
    decisamente entusiaste“.



    Questo
    entusiasmo si è diffuso fino a Long Island quando i fans degli
    Islanders han saputo che un solido regista del power play sarebbe
    arrivato e rimasto in squadra per i successivi cinque anni. Il GM Garth Snow assicurò a Steit che, nonostante la sua versatilità, avrebbe giocato in difesa solamente.



    „Amo
    davvero giocare come difensore ed è il modo migliore in cui posso
    aiutare la squadra“ dice Streit. „Sono contentissimo di essere qui“.



    Se
    da un lato è entusiasta di poter far il suo prossimo passo nella NHL,
    dall‘altro Streit ricorda con piacere le sue radici. Ogni estate va a
    casa e dà una mano a Gerber e a Aebischer
    al loro camp dei portieri. I tre sono passati alla storia nell‘hockey
    svizzero quando giocarono nello stesso incontro di NHL il 16 marzo 2006.



    „L‘hockey
    conta in Svizzera, ma il calcio conta ancor più“ ammette Streit.
    „L‘hockey sta crescendo velocemente. Io do il meglio per promuoverlo
    ovunque, specialmente in Svizzera“.



    In
    questa stagione, fino ad oggi, Streit si è confermato un solido
    difensore della NHL, si è adattato al meglio con gli Islanders e ha
    conquistato molti nuovi fans a Long Island.



    „È
    stato un piacere per me quello di giocare così tanto e di avere molte
    responsabilità“ dice Streit, riferendosi al tempo sul ghiaccio avuto a
    disposizione. „Giocare solamente come difensore era il mio sogno, ma
    non mi aspettavo di giocare fino a 30 minuti per partita. Visto che
    abbiamo avuto parecchi infortunati in difesa, ognuno di noi ha dovuto
    dare qualcosa in più. Io apprezzo doverlo fare. I ragazzi sono stupendi
    è l‘intera organizzazione lo è altrettanto. Tutti mi han trattato
    splendidamente. Sono molto felice“.

      La data/ora di oggi è Lun 13 Mag 2024, 06:38