Ecco qui un articolo dedicato a Mark Streit apparso sul numero di dicembre di "Islanders Illustrated".
Portato il disco fuori dalla propria zona, Mark Streit
effettua un passaggio a un suo compagno di squadra, il quale entra nel
terzo d‘attacco. Gli Islanders sono in power play e Streit è
esattamente dove vuole essere: dirige l‘azione in superiorità numerica.
Per molti anni, comunque, era sembrato che Streit non ce l‘avrebbe mai fatta.
Dopo
otto anni di ansiosa attesa aspettando di venir scelto ad un Entry
Draft della NHL, Streit era pronto ad andare avanti. Lo svizzero,
professionista da 9 anni, era stato osservato e riosservato da diverse
organizzazioni della NHL anno dopo anno ed era ormai pronto anche ad
accettare la realtà, la quale diceva che non avrebbe raggiunto la sua
destinazione finale.
Nonostante ciò, la carriera di Streit prese un‘importante svolta il 27 giugno 2004.
All‘età di 26 anni, 6 mesi e 16 giorni, Streit diventò uno dei
giocatori più anziani ad essere mai stato selezionato ad un Entry
Draft. Fu scelto al nono round – 262° in totale – dai Montreal Canadiens.
La
carriera di giocatore professionista di hockey di Streit sembrava
promettente sin dagli inizi. Seppur non sia stato draftato da una
squadra della NHL a 18 o 19 anni – età tipica per un draft – il suo
stile di gioco da difensore offensivo era decisamente pagante. Il
totale dei punti nella LNA svizzera incrementò ogni anno dalla sua
prima alla sua quarta stagione. Dopo l‘annata 1998–99, durante la quale
marcò 7 reti e 18 assists in 44 partite, a Streit venne concessa un‘opportunità in Nordamerica con un contratto nelle minor leagues.
Iniziò la stagione 1999-2000 con gli Utah Grizzlies dell‘IHL, giocando però solo una partita prima di finire a Tallahassee
nell‘ECHL. Lì scese sul ghiaccio in 14 occasioni. Il livello più alto
raggiunto quell‘anno da Streit fu la AHL, dove giocò 43 partite per Springfield totalizzando 15 punti. Un anno comunque duro per Streit, che costantemente faceva avanti e indietro tra la AHL e l‘ECHL.
„Quando
non sei nel sistema di una squadra della NHL e sei contrattualmente
legato solo a una minor league, sei il primo a perdere una posizione e
a finire in ECHL non appena la squadra di NHL rimanda qualcuno in AHL“
dice Streit. „Ebbi la possibilità di farmi notare e a Springfield
c‘erano alcuni grandi giocatori come Danny Brière, ma dopo quell‘anno
non ricevetti più la possibilità di tornare. Ovviamente volevo tornare,
ma nessuna squadra della NHL mi diede un contratto two-way, così decisi
di tornare in Europa e di ricostruirmi la strada del mio ritorno per la
NHL da lì“.
Al
ritorno nella lega svizzera, Streit non voleva solamente essere uno tra
i migliori giocatori, ma lavorò per essere il miglior difensore
offensivo della lega. Decise di adottare il suo stile offensivo
osservando alcuni giocatori della NHL in particolare.
„Sono sempre stato attratto dal ruolo di difensore offensivo“ dice Streit.„ C‘erano i soliti Paul Coffey e Bobby Orr. Quei ragazzi erano due dei miei idoli. Ma il più grande era Reijo Ruotsalainen,
un difensore finlandese che giocò coi Rangers, coi Devils e con gli
Oilers. Giocò pure nella mia città natale, Berna, ed è stato il miglior
giocatore di sempre ad aver giocato lì. Vedendolo volare sul ghiaccio,
creando il gioco, controllando il disco e semplicemente dominando, era
fantastico. Il mio obbiettivo è sempre stato quello di giocare così“.
Durante
il suo secondo periodo nella lega svizzera, e nei primi anni in
particolare, i piani di Streit non andarono come aveva sperato. Nel
2000-01 Streit realizzò solo 16 punti
e nel 2001-02 un infortunio lo costrinse a saltare 16 partite su 44. A
quel punto Streit continuò a giocare il suo gioco e a controllare il
sito web della NHL ogni qual volta vi era un draft sperando fosse
finito sulla lista di qualcuno.
„Non
sono mai stato a un draft, nemmeno a 18 e a 19 anni, ma li seguivo
sempre per vedere se fossi stato draftato perché sarebbe stato una gran
cosa“ dice Streit. „Ogni anno controllavo le liste, e ogni anno
rimanevo deluso“.
Seppur
la lega svizzera abbia un alto livello, non è seguita dagli scouts
della NHL come lo sono ad esempio le leghe svedesi, finlandesi, russe o
ceche. La più grande opportunità per Streit di mettere in mostra il suo
talento era in campo internazionale. Durante i suoi 14 anni da
giocatore professionista, Streit ha preso parte a un Campionato Europeo
U20, un Campionato del Mondo U20, dieci Campionati del Mondo e due
Giochi Olimpici. Fu notato per la prima volta durante il Campionato del
Mondo del 1998 giocati in Svizzera. Pur non avendo una gran squadra, i
rossocrociati – condotti dai 7 punti in sette partite di Streit – raggiunsero il quarto posto perdendo la finale per il bronzo contro la Russia.
Portato il disco fuori dalla propria zona, Mark Streit
effettua un passaggio a un suo compagno di squadra, il quale entra nel
terzo d‘attacco. Gli Islanders sono in power play e Streit è
esattamente dove vuole essere: dirige l‘azione in superiorità numerica.
Per molti anni, comunque, era sembrato che Streit non ce l‘avrebbe mai fatta.
Dopo
otto anni di ansiosa attesa aspettando di venir scelto ad un Entry
Draft della NHL, Streit era pronto ad andare avanti. Lo svizzero,
professionista da 9 anni, era stato osservato e riosservato da diverse
organizzazioni della NHL anno dopo anno ed era ormai pronto anche ad
accettare la realtà, la quale diceva che non avrebbe raggiunto la sua
destinazione finale.
Nonostante ciò, la carriera di Streit prese un‘importante svolta il 27 giugno 2004.
All‘età di 26 anni, 6 mesi e 16 giorni, Streit diventò uno dei
giocatori più anziani ad essere mai stato selezionato ad un Entry
Draft. Fu scelto al nono round – 262° in totale – dai Montreal Canadiens.
La
carriera di giocatore professionista di hockey di Streit sembrava
promettente sin dagli inizi. Seppur non sia stato draftato da una
squadra della NHL a 18 o 19 anni – età tipica per un draft – il suo
stile di gioco da difensore offensivo era decisamente pagante. Il
totale dei punti nella LNA svizzera incrementò ogni anno dalla sua
prima alla sua quarta stagione. Dopo l‘annata 1998–99, durante la quale
marcò 7 reti e 18 assists in 44 partite, a Streit venne concessa un‘opportunità in Nordamerica con un contratto nelle minor leagues.
Iniziò la stagione 1999-2000 con gli Utah Grizzlies dell‘IHL, giocando però solo una partita prima di finire a Tallahassee
nell‘ECHL. Lì scese sul ghiaccio in 14 occasioni. Il livello più alto
raggiunto quell‘anno da Streit fu la AHL, dove giocò 43 partite per Springfield totalizzando 15 punti. Un anno comunque duro per Streit, che costantemente faceva avanti e indietro tra la AHL e l‘ECHL.
„Quando
non sei nel sistema di una squadra della NHL e sei contrattualmente
legato solo a una minor league, sei il primo a perdere una posizione e
a finire in ECHL non appena la squadra di NHL rimanda qualcuno in AHL“
dice Streit. „Ebbi la possibilità di farmi notare e a Springfield
c‘erano alcuni grandi giocatori come Danny Brière, ma dopo quell‘anno
non ricevetti più la possibilità di tornare. Ovviamente volevo tornare,
ma nessuna squadra della NHL mi diede un contratto two-way, così decisi
di tornare in Europa e di ricostruirmi la strada del mio ritorno per la
NHL da lì“.
Al
ritorno nella lega svizzera, Streit non voleva solamente essere uno tra
i migliori giocatori, ma lavorò per essere il miglior difensore
offensivo della lega. Decise di adottare il suo stile offensivo
osservando alcuni giocatori della NHL in particolare.
„Sono sempre stato attratto dal ruolo di difensore offensivo“ dice Streit.„ C‘erano i soliti Paul Coffey e Bobby Orr. Quei ragazzi erano due dei miei idoli. Ma il più grande era Reijo Ruotsalainen,
un difensore finlandese che giocò coi Rangers, coi Devils e con gli
Oilers. Giocò pure nella mia città natale, Berna, ed è stato il miglior
giocatore di sempre ad aver giocato lì. Vedendolo volare sul ghiaccio,
creando il gioco, controllando il disco e semplicemente dominando, era
fantastico. Il mio obbiettivo è sempre stato quello di giocare così“.
Durante
il suo secondo periodo nella lega svizzera, e nei primi anni in
particolare, i piani di Streit non andarono come aveva sperato. Nel
2000-01 Streit realizzò solo 16 punti
e nel 2001-02 un infortunio lo costrinse a saltare 16 partite su 44. A
quel punto Streit continuò a giocare il suo gioco e a controllare il
sito web della NHL ogni qual volta vi era un draft sperando fosse
finito sulla lista di qualcuno.
„Non
sono mai stato a un draft, nemmeno a 18 e a 19 anni, ma li seguivo
sempre per vedere se fossi stato draftato perché sarebbe stato una gran
cosa“ dice Streit. „Ogni anno controllavo le liste, e ogni anno
rimanevo deluso“.
Seppur
la lega svizzera abbia un alto livello, non è seguita dagli scouts
della NHL come lo sono ad esempio le leghe svedesi, finlandesi, russe o
ceche. La più grande opportunità per Streit di mettere in mostra il suo
talento era in campo internazionale. Durante i suoi 14 anni da
giocatore professionista, Streit ha preso parte a un Campionato Europeo
U20, un Campionato del Mondo U20, dieci Campionati del Mondo e due
Giochi Olimpici. Fu notato per la prima volta durante il Campionato del
Mondo del 1998 giocati in Svizzera. Pur non avendo una gran squadra, i
rossocrociati – condotti dai 7 punti in sette partite di Streit – raggiunsero il quarto posto perdendo la finale per il bronzo contro la Russia.
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