Acclamato dai tifosi
bianconeri prima e al termine della partita, Mike Maneluk è
visibilmente emozionato per il suo ritorno in maglia bianconera: «Per
me si tratta di una soddisfazione incredibile. Da quando me ne sono
andato – sottolinea l’attaccante canadese – ho sempre sognato di
tornare un giorno a Lugano, che considero un po’ come casa mia. Le cose
sono andate molto velocemente, la situazione si è sbloccata mercoledì
scorso:adesso torno a Langenthal, ma mi auguro di poter dare ancora
una mano a questa squadra nei playoff». Segnare una rete sarebbe stato
il massimo, ma non c’è stato nulla da fare: «Prima della partita ero
molto nervoso – spiega Maneluk – e nel primo periodo ho faticato un
po’. In seguito mi sono rilassato e penso di aver giocato meglio ».
Il cuore di Maneluk batte per il Lugano, ma adesso c’è da pensare ai
playoff di NLB con il Langenthal, una situazione abbastanza
particolare che il canadese riassume così: «Il Langenthal è la
squadra che mi ha dato la possibilità di tornare a giocare in Svizzera
e dunque farò il massimo per andare il più lontano possibile nei
playoff, anche se non sarà facile. Affronteremo il Losanna o il La
Chaux-de-Fonds, formazioni che mirano alla promozione. Il Langenthal
è una squadra molto giovane: è già un successo esserci qualificati ai
playoff ». Non è stato facile riadattarsi al ritmo della NLA:«È
vero:come detto, all’inizio ho accusato qualche problema, ma sono
felice perché Virta mi ha dato parecchio spazio, schierandomi anche
in «power-play. È stata una partita da playoff, tra due ottime
squadre. Il Davos ha confermato di avere grandi qualità, ma sono certo
che anche il lugano potrà dire la sua nella fase decisiva della
stagione». Hannu Virta non è ancora riuscito a festeggiare un successo
«pieno» da quando siede sulla panchina bianconera, ma il tecnico
finlandese è comunque soddisfatto: «Il sistema difensivo ha risposto
ancora una volta bene: commettiamo ancora qualche errore, ma nel
complesso sono contento. In attacco ci manca comunque gente come
Domenichelli e Nummelin: il difensore finlandese, in «power-play» è
uno dei giocatori più forti in Europa». Con Virta in panchina, il
Lugano è andato cinque volte all’«overtime »: «Una situazione che al
momento non mi preoccupa. Dobbiamo avere pazienza e procedere passo
dopo passo. In alcune occasioni ci lasciamo prendere un po’ dal panico:
forse in alcuni giocatori è rimasta qualche tossina dalla scorsa
stagione. In fase offensiva dobbiamo giocare più diretti sulla porta
avversaria». La settimana di pausa permetterà di ricaricare le
batterie:«Purtroppo non avrò a disposizione cinque nazionali
rossocrociati e Patrick Thoresen, convocato dalla Norvegia. Cercheremo
allora di lavorare soprattutto sulla condizione fisica: mentalmente
non ci farà male «staccare» un po’ dal campionato. In seguito ci
aspettano cinque partite per raggiungere il massimo livello in vista
dei playoff: potremo di nuovo contare su Petteri Nummelin e mi auguro
che Hnat Domenichelli possa giocare almeno un paio di incontri prima
dell’inizio dei playoff. Robitaille? Nelle ultime tre partite l’ho
visto in crescita: in allenamento lavora molto seriamente, è un
elemento che nei playoff può fare la differenza». Due parole, infine,
su Mike Maneluk: «È un ragazzo molto positivo, che accetta senza
problemi il ruolo di sesto straniero e che porta entusiasmo nello
spogliatoio».
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